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Mandorle: proprietà, valori nutrizionali, calorie e benefici

Le mandorle sono il seme della pianta annuale delle Rosaceae: il mandorlo, il cui nome scientifico è Prunus dulcis. Le mandorle sono annoverabili nella categoria della frutta secca, le cui proprietà nutrizionali ed i benefici all’organismo umano sono veramente unici ed interessanti. Il mandorlo appartiene alla stessa famiglia del pesco, quella delle Rosacee. La pianta del mandorlo è un arbusto di circa 10 metri ed i suoi semi, le mandorle commestibili, sono racchiusi in un guscio legnoso, il quale è contenuto in un nocciolo. Il mandorlo è una cultivar originaria dell’Asia sud-occidentale, la cui specie può maturare i suoi frutti anche nelle zone del Settentrione e nelle zone nordiche. Infatti, rinveniamo l’arbusto anche nelle regioni della macchia del Mar Mediteranneo e nelle Regioni britanniche e del Mar del Nord.

Mandorle: da dove nasce e benefici

L’arbusto del mandorlo presenta un fusto diritto e liscio e di colore grigio nella parte inferiore per, poi, snodarsi e diventare sempre più contorto, irto e di colore scuro, a man mano che si ramifica tra i vari ramoscelli gremiti di foglie e infiorescenze. Le foglie del mandorlo possono raggiungere una lunghezza fino a 12 cm, sono lanceolate e provviste di piccioli; i fiori sono di colore bianco o di tonalità rosata pallida, con un diametro che raggiunge i 5 cm, provvisti di 5 sepali, 5 petali, 40 stami e un pistillo.
Le infiorescenze del mandorlo sbocciano all’inizio della primavera, trattandosi di una cultivar precoce e, qualora il clima sia mite (come nelle Regioni del Mediterraneo, specie in Sicilia), spuntano anche tra gennaio e febbraio.

Il frutto, o meglio il seme è la mandorla, la cui raccolta si perfeziona nel mese di settembre a seconda delle cultivar. Dai frutti si ottiene una sorta di “farina” utilizzabile come detergente cutaneo e come ammorbidente delle mani, oltre alla possibilità di ricavare un olio protettivo cutaneo. Il mandorlo è una pianta mellifera, che consente di produrre il miele solo in alcune zone del meridione dove cresce la pianta. La fioritura precoce consente di raccogliere il miele solo in aree caratterizzate dal clima mite e temperato, dove le api possono impollinare anche durante l’infiorescenza.

Cultivar del mandorlo: il Prunus dulcis

A seconda delle peculiarità e delle caratteristiche organolettiche della mandorla, si suole distinguere le seguenti varietà:

  • mandorla Amara, i cui semi risultano essere allatamente tossici;
  • Prunus dulcis, i cui semi sono utilizzati nell’alimentazione, nell’industria dolciaria e per l’estrazione dell’olio di mandorla officinale;
  • mandorle sticciamani, caratterizzate da endocarpo non legnoso.
  • mandorle autofertili (fioritura tardiva): Filippo Ceo, Genco, Tuono, Supernova, Ferragnes, Fra Giulio, Falsa Barese

In questa guida il focus è concentrato sulla varietà del Prunus dulcis, la cultivar più utilizzata e commestibile da cui si raccolgono le mandorle impiegate per usi culinari o di fitocosmesi.

Mandorle: valori nutrizionali e composizione chimica e macro-nutrienti

Le mandorle (varietà dulcis) sono molto ambite ed apprezzate in cucina per usi alimentari e terapeutici ecco i loro valori nutrizionali. Sono costituite dai seguenti macro-nutrienti: 5% acqua, 49,2% lipidi, 21,3% protidi ed altre sostanze azotate, 12,2% fibre alimentari, 0,7 % amido, 3 % ceneri. Per quanto concerne la componente dei sali minerali, nelle mandorle si apprezza la presenza del contenuto di calcio, ferro, potassio, magnesio, rame, zinco, fosforo, selenio e manganese.

Per quanto concerne il contenuto di vitamine, nelle mandorle si annoverano il retinolo o vitamina A, vitamine B1, B2, B3 (niacina), B5, B6, vitamina E, presente in quantità rilevante, 23,8 mg x 100 g
Inoltre, il seme della mandorla annovera una piccola quantità di laetrile o Amigdalina o LAEvomandeloniTRILE-glucoside, considerata una sostanza con notissime proprietà antitumorali.

Mandorle: calorie e benefici

Le Mandorle è un frutto di tipo drupa, ricchissimo di oli benefici ma, il cui consumo deve essere oculatamente moderato. Come ogni altro alimento, il consumo delle mandorle non deve essere superiore a 15 mandorle al giorno per il loro elevato apporto calorico (quasi 600 calorie per 100 grammi di prodotto edibile). Infatti, le mandorle non sono adatte a chi soffre di problemi di obesità e per chi segue una dieta a basso contenuto energetico.

Chi le può consumare? I bambini, gli anziani, gli adulti (con moderazione), le donne in gravidanza (previo consulto del medico nutrizionista) e, soprattutto, chi soffre di squilibri alimentari come anoressia, bulimia e, per chi ha subito convalescenze e deve “recuperare” le forze energetiche e vitali. Il buon contenuto di ferro, vitamine ed acido folico le rende adatte per le donne in gravidanza e le proprietà rimineralizzanti e il contenuto di fibre ne fanno un valido alleato in caso di dermatosi, spossatezza e stitichezza.

Le proprietà nutrizionali e benefici delle mandorle

Le mandorle sono molte apprezzate da chi segue una dieta low carb ad elevato contenuto di protidi e di sostanze azotate: una piccola porzione di mandorle può contenere un ottavo del nostro fabbisogno giornaliero di protidi. Oltre ad essere un alimento altamente energetico, le mandorle sono un alimento che annovera proprietà lassative. La presenza di fibra alimentare presente nel frutto aiuta l’organismo a prevenire la stitichezza.

Interessante proprietà è quella di proteggere il cuore: la presenza della vitamina E apporta benefici determinanti nel ridurre il rischio di attacchi cardiaci come ictus, infarti, etc. La presenza di vitamina E rendono la mandorla una alleata ideale per combattere i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento cellulare, oltre che contrastare l’insorgenza di cellule tumorali. Secondo uno studio scientifico condotto dal Dipartimento della Nutrizione dell’Università della California, il consumo di mandorle è in grado di ridurre il rischio d’ insorgenza del cancro al colon e dei tumori epiteliali, oltre a combattere ogni forma di patologia dermatologica.

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