Emoglobina alta e bassa: sintomi, cosa fare e valori normali
Per il corpo umano l’emoglobina rappresenta una proteina necessaria, perché è quella che si occupa del trasporto dell’ossigeno dai polmoni al resto del corpo. I valori dell’emoglobina devono chiaramente essere tenuti in situazione di normalità, per evitare che un livello sfalsato dia origine a problematiche più meno gravi.
Sarà il medico competente a stabilire cosa fare in base ai valori dell’emoglobina, cercando di trovare il giusto approccio per poterla curare. Ecco cosa fare in caso sia troppo alta o troppo bassa
Emoglobina alta: sintomi e cause
La condizione in cui ci si trovi con l’emoglobina alta, è meno frequente di quanto non sia quella bassa. Quali possono essere le cause che portano ad un aumento sensibile dell’emoglobina? Entriamo nel dettaglio per scoprire quali sono.
- Fattori esogeni, ovvero un esempio è quello di chi vive ad alta quota
- La febbre è un altro elemento che può causare un aumento dell’emoglobina, in quanto si possono verificare vomito e disidratazione, che sono fenomeni responsabili di un aumento dei valori dell’emoglobina
- Il doping è un altro elemento che porta all’aumento dell’emoglobina, in quanto si cerca di aumentare l’apporto di ossigeno verso i tessuti con l’assunzione di farmaci. Alcuni medicinali che portano a questo stato fisico sono l’EPO e l’Eritropoietina
- Altra causa per questa situazione di valori sballati può essere la BPCO, ovvero la broncopneumopatia cronico-ostruttiva
- Infine, altre cause possono essere il cancro, il fumo di sigaretta e la policitemia.
Rimedi per l’emoglobina alta: cosa fare
Ci sono varie opzioni che vengono consigliate come rimedio per l’emoglobina alta, tra cui una dieta alimentare specifica, che però non è sempre facile da stilare in maniera precisa secondo le cause che creano la problematica. Ad ogni modo, una dieta bilanciata dei principali elementi che causano l’alterazione dei valori (ferro, acido folico e vitamina B12), può essere di aiuto, sebbene non una soluzione totale.
Il primo passo è quello di individuare le cause che portano all’abbassamento dei valori, dopodiché con l’aiuto dei medici competenti sarà possibile indirizzare una cura nel senso giusto. Nei casi in cui si soffra di emoglobina alta, non è sufficiente tenerla sotto controllo o risolvere la problematica parzialmente, qualsiasi percorso si decida di seguire, deve essere volto alla risoluzione completa della patologia e al ripristino dei valori normali dell’emoglobina.
Emoglobina bassa: sintomi e cosa fare
L’emoglobina bassa rappresenta la grande maggioranza di casi in cui si hanno valori fuori norma della stessa. Vi sono molteplici cause e sintomi che possono aiutare a riconoscere il problema, e sapere come intervenire per poter risolvere il problema.
Bisogna innanzitutto individuare le cause che hanno portato ad un abbassamento dei valori di emoglobina, per poi intraprendere, sempre sotto la guida del medico, un corretto percorso di miglioramento e guarigione.
Non basta analizzare il valore in sé stesso, ma il medico prima di capire quale sia effettivamente la gravità del problema deve analizzare lo storico clinico del proprio paziente, perché può essere che gli stessi valori non valgano allo stesso modo in soggetti diversi. Di solito il problema dell’emoglobina bassa è dovuto all’anemia, patologia che nelle persone crea un abbassamento dei valori sopracitati. Entriamo nello specifico per analizzare cause e sintomi di questo problema.
Emoglobina bassa: le cause
Ecco di seguito le diverse tipologie di cause che possono nascondersi dietro ai valori sballati dell’emoglobina.
Nutrizione: l’emoglobina bassa può essere causata da carenze nutrizionali, quando la propria alimentazione è carente di alcuni elementi necessari al proprio organismo. In pratica la mancanza di acido folico, di ferro e vitamina B12.
Ciclo mestruale: durante il periodo del ciclo mestruale, la quantità di sangue perso dalle donne incide inevitabilmente sui valori dell’emoglobina. È consigliabile in questo particolare periodo del mese di integrare la propria alimentazione con prodotti a base di ferro.
Problemi renali: patologie che interessano l’apparato renale, possono esser causa di alterazioni in negativo dei valori dell’emoglobina. Parliamo di casi di nefriti o problemi al parenchima renale.
Chemioterapia e radioterapia: quando si procede ad un trattamento di chemioterapia o di radioterapia, si può assistere ad una perdita di emoglobina, che è poi la conseguenza diretta dall’assunzione di farmaci specifici per i trattamenti sopraelencati.
Interventi chirurgici: alcuni tipi di intervento, come implantologia dentale, rimozioni di cisti o cose similari. Possono portare a perdite di sangue, con conseguente perdita di emoglobina.
Sintesi globuli rossi: i difetti nella sintesi dei globuli rossi possono essere causa di problematiche che riguardano il midollo osseo. Non solo, possono essere anche malattie genetiche dovute ad alterazioni a carico dei geni che sono direttamente responsabili della sintesi delle catene emoglobiniche.
Sanguinamenti gastrointestinali: tali problematiche possono essere causate da ulcere dovute all’assunzione di particolari medicine, che abbiano come funzione primaria quella di anticoagulazione (la base è di acido acetilsalicilico). Un altro caso è quello che riguarda il tumore del colon-retto. In questo caso il medico consigliera un esame per rilevare il sangue occulto nelle feci.
Quali sono i valori normali dell’emoglobina?
Come per altri valori che sono presenti nel sangue del corpo umano, anche per l’emoglobina funziona allo stesso modo, cambiano a seconda dell’età dell’individuo. Vediamo nello specifico di cosa parliamo:
Età pre-adolescenziale
- Bambini appena nati: 13.5-24.0 g/dL;
- Primo mese: 10.0-20.0 g/dL;
- 1-2 mesi: 10.0-18.0 g/dL;
- 2-6 mesi: 9.5-14.0 g/dL;
- 1 ½-2 anni: 10.5-13.5 g/dL;
- 2-6 anni: 11.5-13.5 g/dL;
- 6-12 anni: 11.5-15.5 g/dL.
Negli uomini e nelle donne i valori non sono identici, ecco quali sono divisi in base al sesso:
Negli uomini in una fascia di età compresa tra i 12 e i 18 anni, i valori devono essere da 13.0 a16.0 g/dL, oltre i 18 anni i valori devono essere tra 13.6 a 17.7 g/dL.
Nelle donne in una fascia di età compresa tra i 12 e i 18 anni, i valori devono essere da 1.0 a 16.0 g/dL, oltre i 18 anni i valori devono essere tra 12.1 a 15.1 g/dL.