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Forfora Secca e grassa: cause e rimedi naturali per combatterla

Problemi di forfora? La forfora è una patologia e disturbo del cuoio capelluto che si palesa con la presenza di scaglie e “materiale polveroso” di colore bianco, si tratta di scagliette secche che si visualizzano alla base del cuoio capelluto, risultato di un processo di desquamazione degli strati epiteliali, si tratta di particelle di colore bianco latte che può essere dovuto a cause fisiologiche (transitorie) sintomo del normale ricambio cellulare e/o a cause patologiche.

La forfora non è contagiosa ma, spesso e volentieri, cagiona imbarazzo nei confronti della socialità e delle relazioni con gli altri. Questo può provocare problemi psicologici non indifferenti nel soggetto che soffre di questo disturbo. Sebbene sia difficile curarla, esistono tantissimi validi rimedi, anche naturali, che aiutano a procedere con l’automedicazione, migliorando con il tempo il disturbo.

Forfora secca e grassa

Per i casi più gravi, la forfora può divenire un’importante causa di malessere psicologico, cagionando grave imbarazzo e profondi problemi di autostima. In questi casi, oltre ad affidarsi ad un buon dermatologo che prescriva l’assunzione di farmaci, è necessario affidarsi ad un buon psicoterapeuta. In questa guida cerchiamo di capire meglio che cosa sia la forfora, le cause, sintomatologia e i rimedi naturali o farmacologici utili per alleviarla e cercare di combatterla.

Forfora: che cos’è

Capita che in certi periodi dell’anno si soffra del disturbo della forfora, ma che cos’è? La forfora è una patologia più o meno grave, a seconda dei casi, che colpisce il cuoio capelluto, il quale si presenta dal punto di vista sintomatologico sotto forma di scagliette bianche e secche alla base del capello. In genere, con il cambio di stagione o per motivi di stress fisico, avviene il ricambio del tessuto epiteliale del cuoio capelluto e l’eliminazione delle cellule morte cagiona la desquamazione dell’epidermide: di qui la caduta delle “scagliette” secche e bianche di tessuto “morto” sulle spalle della propria giacca o maglietta.

La presenza di squame biancastre e secche può, in certi casi, essere piuttosto copiosa: in questi casi, si parla di forfora seborroica avente carattere di cronicità e viene ad essere una vera e propria patologia che deve essere curata e può cagionare anche malesseri psicologici.

La forfora è un fenomeno molto diffuso che provoca imbarazzo e, addirittura, problemi di autostima in molte persone, tanto che la sua cura può essere importante anche solo per ragioni psicologiche. Questo è il disturbo patologico più grave che merita la dovuta attenzione da parte del soggetto affetto e del medico curante: la forfora secca si caratterizza per l’alta presenza e concentrazione di squamette bianche e disidratate poco spesse e di colore bianco lattiginoso. Inoltre, alla manifestazione estetica si associa un senso di prurito e un più o meno elevato livello di irritazione del cuoio capelluto che comporta disagio e malessere fisico.

Cause della forfora secca e grassa

A generare la forfora secca sono le croniche e/o periodiche situazioni di ansia o stress psico-fisico che un soggetto può soffrire. Si può trattare di situazioni più o meno gravi che incidono sulla vita di un soggetto: dalla perdita di una persona cara alla perdita del posto di lavoro, ad una delusione amorosa ad un disturbo di personalità o di comportamento.

In altri casi, la formazione delle “scagliette” secche e bianche può essere cagionata e dovuta dall’utilizzo di shampoo troppo aggressivi, con troppi agenti chimici che cagionano alterazioni del PH della pelle, dermatiti, eczemi e prurito.

L’alterazione dell’irregolarità delle ghiandole sebacee del tessuto epiteliale del cuoio capelluto è anche una delle cause della forfora sebacea (o grassa): in questi casi, il ricambio delle cellule è eccessivo, la desquamazione avviene continuamente e, molto spesso, il ricambio è talmente veloce che le cellule non ancora giunte a maturazione vengono spinte nello strato corneo superficiale, cagionando la comparsa di “scagliette” sebacee bianche che rimangono alla base del cuoio capelluto.

Addirittura, in certi casi la secchezza del cuoio capelluto può essere accompagnata da eccessiva produzione di sebo, quindi da un’irregolarità ghiandolare: la Malassezia furfur, lieviti normalmente presente sulla cute, in condizioni di alterazione e di eccessiva produzione di sebo prolificano e danno vita a patologie cutanee come la pitiriasi versicolor e la forfora seborroica o grassa.

La forfora può essere cagionata anche da aumento della secrezione sebacea dovuto dagli ormoni androgeni, tra cui il testosterone e da un’errata alimentazione.

Rimedi naturali per alleviare e combattere la forfora

Anche se è difficile debellare la forfora, è comunque possibile curarla utilizzando lenitivi ed emollienti a base oleosa per facilitare il distacco delle squame, associati all’utilizzo di shampoo cherato-regolatori e antinfiammatori.

Interessanti e molto utili sono i prodotti a base di ketoconazolo e climbazolo; in certi casi, il medico curante può somministrare steroidi e integratori a base di acidi grassi polinsaturi. Un utilissimo rimedio naturale consigliato per combattere la forfora è l’impacco a base di olio d’oliva extravergine e succo di limone, in grado di assicurare un’azione idratante ed emolliente e, al contempo, disinfettare il tessuto epiteliale grazie alle sue proprietà antisettiche. Si proceda con il massaggiare il cuoio capelluto e lasciare agire per 25-30 minuti prima di lavare i capelli con lo shampoo.

Prevenzione della forfora secca e grassa: buoni consigli

La prevenzione della forfora è assolutamente possibile: dal regime alimentare ricco di antiossidanti, di frutta e verdura e povera di grassi animali. Buone norme igieniche quali: utilizzo di shampoo privi di tensioattivi aggressivi che possono far peggiorare il quadro clinico; evitare l’uso intensivo di prodotti per capelli come gel, schiume, lacche.

È buona norma non utilizzare troppe fonti di calore (phon ad elevate temperature, piastre, arricciacapelli, etc.) o acqua eccessivamente calda (consigliabile lavare i capelli con acqua tiepida). Se l’articolo vi è piaciuto o vi è stato utile potete lasciare un mi piace con i pulsanti qui sotto o condividerlo sui vostri social, grazie!

 

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