Ginkgo Biloba: proprietà e benefici di un prodotto naturale
Introdotto dall’estremo oriente solo nel ‘700 l’albero di Ginkgo Biloba ha una struttura genetica antichissima e una storia che ne riconduce le origini a ben 250 milioni di anni fa. Non passano di certo inosservati quindi gli usi, i benefici e le varie preparazioni terapeutiche di ogni parte di questa pianta, dalle foglie ai frutti, dalle radici ai semi.
Ginkgo Biloba: La storia di un fossile vivente
La longevità e l’importanza di questo albero definito appunto un “fossile vivente”, costituisce un esemplare di primario interesse per lo studio della flora terrestre e della storia geologica della Terra. La sua misteriosa e leggendaria resistenza alle ere e l’incredibile adattamento al cambiamento strutturale e climatico del pianeta hanno reso importante e affascinante una pianta le cui proprietà sono state sfruttate e osannate nella storia dell’uomo fin da quando ne possediamo delle testimonianze scritte.
Successivamente al periodo preistorico il Ginkgo Biloba venne trascritto nel primo erbario cinese come una sostanza estremamente benefica per tutto ciò che coinvolgeva gli organi vitali, tra cui polmoni e cuore.
I medici in seguito ne sfruttarono le proprietà per curare i sintomi provocati dalle rigide temperature invernali e per curare l’asma. Le antiche popolazioni che risiedevano nelle attuali zone della Cina e del Giappone sfruttavano i semi tostati come rimedio digestivo.
In India, nella medicina ayurvedica il Ginkgo Biloba veniva usato tra gli ingredienti del “soma” l’antico elisir di lunga vita. Ma andiamo a scoprire quali sono le effettive proprietà di una pianta che oltre ad essere storicamente importante ha donato all’uomo le sue antiche proprietà nel corso della storia.
Il Ginkgo Biloba nel trattamento dei sintomi cognitivi: proprietà
Sperimentate e sfruttate in numerose circostanze patologiche, le proprietà del Ginkgo Biloba hanno generato dei riscontri terapeutici non indifferenti che ne attestano, attraverso diverse ricerche, benefici su soggetti affetti da malattie cerebrovascolari e declino mnemonico e cognitivo.
Anche se non ufficialmente approvati dal settore medico-scientifico in generale numerosi studi ne hanno dimostrato efficacia sui soggetti affetti da patologie sul sistema nervoso centrale riconducibili a disordini vascolari grazie alle proprietà dei ginkoloidi e del bilobalide, dalle funzioni protettive.
Benefici del Ginkgo Biloba per la circolazione del sangue
I ginkolidi contenuti nella pianta sviluppano un’azione antiflogistica importantissima, alla quale si attribuiscono le importanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Il ginkolide B è ritenuto un antagonista del recettore dell’attività del PAF (fattore di attivazione piastrinico). Tale attività infatti attraverso l’attivazione piastrinica regola i processi infiammatori oltre al bilanciamento della permeabilizzazione vascolare.
Si sono riscontrati dei risultati su molti campi d’affezione quali vertigini e acufeni oltre ad essere un buon trattamento fitoterapico per contrastare il dolore della claudicatio intermittens.
Le molecole di flavonoidi e dei derivati terpenici dei ginkolidi e dei lattoni sesquiterpenici prevengono molti processi come quello delle perossidazione lipidica, e lo sviluppo dei radicali liberi grazie al miglioramento della resistenza delle pareti arteriose e venose. Tali benefici sono importanti per la circolazione sanguigna, specialmente a livello degli arti inferiori.
Le conseguenze di questi effetti sono quindi un miglioramento significativo del microcircolo e della circolazione sanguigna; i numerosi benefici come l’incremento del flusso ematico oculare che secondo uno studio ne suggerisce l’utilizzo in molte patologie che coinvolgono occhi, fegato, cuore e circolazione sanguigna centrale e periferica.
Una buona integrazione del Ginkgo Biloba la si ottiene da un prodotto come il Vegavero Ginkgo Biloba un integratore che ha un eccellente contenuto di principio attivo nel totale rispetto di un formula che non prevede eccipienti o allergeni particolari.
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Controindicazioni
Naturalmente come per ogni sostanza bisogna sempre cautelarsi da ciò che si assume e consultare il proprio medico qualora si assumessero altri farmaci in concomitanza. Tali estratti del Ginkgo Biloba devono infatti essere usati con attenzione in soggetti che assumono anticoagulanti, diuretici tiazidici, acido acetilsalicilico, per un possibile aumento dei rischi di gastrolesività.