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Green Jobs

Lavori del futuro: i green jobs

Lo dice il mercato: il futuro è verde. Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente, gli occupati in questo settore sono passati, negli ultimi anni, da 2,5 a 4 milioni. Uno sbocco professionale bello e possibile.

Eco-Designer:

Green jobsProgetti spazi a impatto zero seguendo le norme della bioedilizia. Cosa fai? Progetti gli spazi e gli oggetti di case, negozi e uffici secondo la filosofia green. Cioè: sostenibilità dei materiali, efficienza energetica, riciclo e riuso, chilometro zero. Rispetto al classico designer, dovrai tenere conto anche (e soprattutto) delle regole della bioedilizia, adattando i luoghi e posizionando gli arredi per ottenere le soluzioni più sostenibili, contenendo i costi ed evitando gli sprechi. Dove trovi lavoro. È una libera professione: ti fai le ossa come collaboratore negli studi di architettura e poi diventi consulente autonomo. Informati presso l’Associazione italiana progettisti d’interni (aipi.it) e l’Environmental Design Research Association (edra.org). Che studi devi seguire? Studi artistici e corsi specialistici possono fornire un’adeguata preparazione, ma l’ideale è una laurea in architettura o in disegno industriale. L’aggiornamento volontario attraverso siti, scuole e pubblicazioni ti serve poi per restare al passo con le novità eco: dai marchi di prodotti e materiali attenti alla sostenibilità ambientale alle etichette energetiche e d’impronta ecologica, fino allo sviluppo di soluzioni a impatto zero.

Animatore ambientale:

Accompagni bambini e ragazzi alla scoperta delle meraviglie della natura. Cosa fai? Organizzi e gestisci i campi naturalistici a cui partecipano soprattutto bambini accompagnati dai genitori o in gita scolastica. Attraverso il puro intrattenimento, come possono essere giochi, laboratori e altre attività ludiche, aiuti i giovani a capire e rispettare la natura, scoprirne i cicli e apprezzarne i frutti. Dove trovi lavoro? Il settore è quello, in continua crescita, dell’ecoturismo. In ogni regione italiana sono nate società e cooperative che offrono percorsi e attività di conoscenza dell’ambiente, oggi sempre più richiesti. Per entrare nel giro, puoi associarti alla GAE, l’Associazione italiana guide ambientali escursionistiche (aigae.org), al Wwf (wwfnature.it) e a Legambiente (legambientescuolaformazione.it). Che studi devi seguire? Una formazione in scienze ambientali o in biologia è utile ma in realtà non esiste una preparazione specifica né requisiti particolari. Di sicuro sei avvantaggiata se possiedi doti di comunicazione, capacità di interazione e socializzazione, conoscenza della psicologia generale e sociale e delle dinamiche di gruppo. Spesso le diverse associazioni organizzano corsi di formazione ad hoc.

Energy Manager:

Gestisci le risorse di enti e industrie per ridurre al minimo gli sprechi. Cosa fai? Puoi definirti anche “responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia”: in pratica, sei l’esperto che analizza i consumi energetici di un ente pubblico o di un’azienda, studia il sistema per ridurli e fa in modo che si risparmi. Puoi essere un dipendente oppure un consulente esterno. L’esigenza di ridurre gli sprechi oggi è molto diffusa: dalle scuole ai condomini, questo professionista, ancora poco conosciuto, è già molto richiesto. Dove trovi lavoro? Negli enti pubblici e nelle industrie che registrano consumi energetici superiori o pari a paramentri fissati con una legge del 1991: per loro, avere un energy manager oggi è obbligatorio. Per partecipare ai concorsi iscriviti alla Fire, Federazione italiana per l’uso razionale di energia che tiene, dal 1992 e su incarico ministeriale, l’elenco dei professionisti al quale attingono gli enti (fire-italia.org). Che studi devi seguire? La laurea non è obbligatoria ma se ce l’hai le chance aumentano. Chi arriva da un percorso tecnico è avvantaggiato. Ma questo non basta: servono anche competenze manageriali, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione. Per completare la formazione, infatti, è richiesto un corso ad hoc organizzato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie (enea.it).

Venditore di fotovoltaico:

Diffondi l’utilizzo di energia alternativa guidando i clienti. Cosa fai? Sei rappresentante delle aziende che producono pannelli fotovoltaici. Un mercato in piena espansione. Oggi la gente è più informata, i prezzi sono scesi e non solo le imprese ma anche i privati sono interessati a installare un impianto di energia alternativa. Il venditore è la figura chiave: dovrai fare da tramite tra l’azienda e il mercato, trovare i possibili acquirenti porta a porta e spiegare i dettagli dei costi, del risparmio, dei lavori da fare per installare l’impianto. E assistere i clienti anche dopo la vendita. Devi quindi essere portata alle pubbliche relazioni e avere un aspetto curato. Dove trovi lavoro? Come venditore trovi impiego direttamente presso le aziende produttrici: gli indirizzi di quelle presenti nella tua zona sono su gifi-fv.it, assolterm.it, assorinnovabili.it. Che studi devi seguire? Serve un diploma di scuola superiore, meglio se in ambito tecnico, così è più facile familiarizzare con concetti relativi a energia e costi. Spesso sono le aziende a organizzare corsi per i propri rappresentanti. Quelle serie non chiedono soldi per frequentare le lezioni. A promuovere i corsi sono associazioni di categoria, enti di di formazione accreditati dalla Regione, istituti di ricerca.

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