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Peperoni, rimedio contro la stanchezza

 

peperoniIpocalorici e ad alto contenuto di vitamina C, i peperoni sono un ottimo rimedio contro la stanchezza. Vivaci protagonisti delle tavole estive, i peperoni crescono bene a temperature elevate, da primavera inoltrata a tutta l’estate. In Italia le regioni maggiori produttrici sono la Sicilia e la Puglia, fa sapere Coldiretti, che ricorda: «Al momento dell’acquisto opta per prodotti sodi, di medie dimensioni, con la buccia integra, ben tesa, lucida e senza ammaccature e il picciolo turgido, di colore verde brillante». Molte le varietà, alcune più dolci, altre più piccanti, e dalle forme diverse (quadrata, allungata, tondeggiante, a uncino). Il peperone verde è quello colto ancora acerbo, mentre maturo diventa giallo o rosso. E il colore incide anche sull’aspetto nutritivo: verde è diuretico, grazie al contenuto di acqua e minerali, giallo è più antiossidante, per l’alta presenza di provitamina A, mentre rosso è più ricco di vitamina C, che rafforza le difese. Ideale, quindi, consumarli in un mix multicolor.

Peperoni, sono ideali dopo lo sport

Ricchi di acqua e di sali minerali, come calcio, fosforo e ferro, i peperoni sono un ottimo integratore idrosalino, da consumarsi anche crudi in una bella insalata dopo l’attività sportiva, o comunque dopo una bella sudata, per esempio associandoli a una porzione di pesce e a una fetta di pane. Sono un’eccellente fonte di potassio, con particolare azione miorilassante. In più, a causa dell’elevato contenuto di vitamina C, superiore anche a quello degli agrumi, consumati crudi (così la vitamina non si deteriora) associati a un hamburger e a una spremuta d’arancia, sono tonici, e cancellano la stanchezza. Peraltro sono ipocalorici, ma hanno un alto potere saziante. Se hai problemi a digerirli elimina la buccia e condisci i peperoni crudi con qualche goccia di limone o saltali leggermente in padella con un filo d’olio. La cottura breve potenzia la vitamina K, naturalmente presente nei peperoni e liposolubile, che li rende ottimi come antiemorragico: consumati al 3°-4° giorno di mestruo, associati a riso e carote e a un kiwi (ricco di vitamina C che potenzia la K), aiutano a frenare un flusso abbondante.

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