Rimedi naturali con i fiori bianchi per l’insonnia, il singhiozzo e altro
La moda dei giardini o degli angoli di giardino dedicati ai fiori bianchi non accenna a passare, anche perché regalano zone profumate e fresche. Allora perché non approfittarne anche per trovare rimedi ai piccoli problemi estivi che si possono risolvere con i fiori bianchi a portata di mano?
Scegliere una sola tipologia di erbe o fiori, come in questo caso i fiori bianchi, è un piccolo trucco che aiuta a ricordare meglio gli impieghi e a orientarsi nelle miriadi di erbe diverse che si possono usare per lo stesso problema.
Fiori d’arancio, rimedio naturale per l’insonnia
Se l’afa estiva impedisce di prendere sonno c’è una soluzione fresca e delicata nei fiori d’arancio come rimedio per l’insonnia, che si possono usare freschi o essiccati (si comprano in erboristeria). In genere si usano i fiori del Citrus autantium (il nome botanico dell’arancio) varietà amara. Per una tazza di infuso ne basta un cucchiaino scarso, da aggiungere all’acqua bollente e lasciare riposare con un coperchio per 5-10 minuti prima di filtrare. Il coperchio consente di conservare meglio l’aroma e gli elementi volatili benefici presenti nella pianta, come gli oli essenziali.
A questo punto si può addolcire a piacere, preferibilmente con miele, e sorseggiare l’infuso tiepido o raffreddato prima di andare a dormire. L’azione dei fiori d’arancio è così delicata e il sapore così gradevole che lo stesso infuso, in questo caso solo mezza tazza. si può offrire anche ai bambini per aiutarli a prendere sonno quando hanno avuto una giornata particolarmente impegnativa o non riescono a rilassarsi.
Caprifoglio, soluzione dolce contro il singhiozzo
Un altro protagonista delle profumate sere estive nei giardini è sicuramente il caprifoglio, con i suoi fiori fragranti dalla forma curiosa e chiamato Lonicera caprifolium dai botanici. Se la pianta è stata coltivata senza l’impego di sostanze chimiche potenzialmente dannose, i suoi fiori si possono usare per preparare rimedi adatti a contrastare i singhiozzi ostinati.
L’ideale come rimedio quando il singhiozzo si ripresenta spesso, come può succedere in gravidanza, per alcuni problemi digestivi o quando si è particolarmente nervosi, è preparare una tintura da tenere a portata di mano considerando che una macerazione impeccabile si conserva per circa un anno.
Servono in questo caso due cucchiai di fiori di caprifoglio non del tutto schiusi, un piccolo barattolo a chiusura ermetica e 100 ml di vodka. Mettere i fiori di caprifoglio nel barattolo, coprire con la vodka, chiudere e lasciare macerare il tutto in un armadietto della cucina per 5 giorni. Ricordare di scuotere il barattolo una volta al giorno, in modo da consentire una migliore estrazione dei principi attivi della pianta. A questo punto filtrare molto bene e conservare la tintura in una bottiglietta di vetro sterilizzata e ben tappata. Quando serve basta versare qualche goccia di questa tintura su un cucchiaino o una zolletta di zucchero e poi inghiottire il tutto. L’alternativa per un singhiozzo occasionale è l’infuso, da preparare mettendo un cucchiaino di fiori di caprifoglio in una tazza, coprendo con acqua calda e filtrando dopo alcuni minuti. Bere a piccoli sorsi in caso di necessità. Questo, come tutti gli infusi, non si conserva e va preparato di volta in volta quando serve.
Margherite e margheritine, lenitivo naturale per la pelle arrossata
D’estate le allegre corolle di margherite e margheritine di prato pronte a ondeggiare a ogni minimo alito di vento sono una gioia per gli occhi, ma sono anche un aiuto in caso di irritazioni della pelle e piccole contusioni.Anche se dal punto di vista botanico sono due specie diverse, chiamandosi Leucanthemum vulgare la margherita e Bellis perennis la margheritina, si raccolgono e si usano esattamente nello stesso modo. La raccolta si fa recidendo dallo stelo i “bottoncini” gialli circondati di petali quando sono in piena fioritura.
Poi si possono fare essiccare all’ombra e all’aria stesi su carta da cucina. A questo punto si usano sotto forma di infuso, ponendo un cucchiaino di fiori in una tazza d’acqua bollente e lasciando intiepidire prima di filtrare. A questo punto basta tuffare nel liquido una compressa di garza o di cotone e applicare sulle porzioni di pelle arrossate o infiammate a causa del sudore o degli agenti atmosferici. Nel caso della margheritina, le compresse imbevute di infuso si possono applicare anche su lievi contusioni. Rinnovare l’applicazione anche a distanza di qualche ora. In questo caso, poiché l’infuso non va bevuto ma solo applicato sulla pelle, si può conservare e riutilizzare per l’intera giornata.