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Street food salutare

Street food salutare. Possibile? Si, ma soltanto nel modo giusto

street foodArancini, panini con la mortazza, olive ascolane, arrosticini, mozzarelle in carrozza, panelle…  potremmo continuare a lungo  con questo goloso elenco dei cibi da strada tipici del nostro Paese. Una tradizione oggi ancora più di moda: rivela uno studio della Coldiretti che 3 italiani su 4 apprezzano molto il cibo da  strada e il 45% di loro preferisce proprio quello made in Italy, contro il 24% che invece opta per prodotti più  internazionali, come il kebab. E sul tema crescono anche guide, trasmissioni tv, festival ed eventi.
La dieta dello street food insomma sembra essere largamente apprezzata, ma non si tratta di una dieta dimagrante come la dieta Plank o la dieta Dukan. Chi mangia cibo da strada lo fa per comodità, sfizio ed economia.

Perché piace il cibo da passeggio?

Secondo un recente sondaggio del  Gambero Rosso, perché costa poco  (38,3%), si mangia velocemente (16,5%),  diverte (13,7%), è sempre più di qualità  (10,9%), l’offerta è varia (8,1%) ed è anche comodo perché vicino ai luoghi più frequentati (3,2%). Effettivamente con  pochi euro acquisti un piatto unico, adatto ai ritmi frenetici di oggi: lo mangi  ovunque e rapidamente, nella pausa  pranzo o durante un giro turistico.

Street food di qualità

In più, negli ultimi anni c’è una sempre maggiore attenzione alla tradizione e alla qualità: mangi fast ma genuino. Ogni località ha il suo cibo da strada e gustarlo è anche  un modo per conoscerla. Mobili o stanziali che siano, scegli chioschi  e punti vendita lontano da strade  trafficate e aree poco pulite. Consiglio quelli “storici”, presenti sul posto da  generazioni: ci sono in ogni località e la gente del posto sa indicarli. Le norme igieniche, naturalmente, sono  le stesse di qualsiasi rivenditore di  prodotti alimentari. Quindi, no al cibo  offerto a mani nude. Ingredienti e piatti pronti, poi, anche se in mostra, devono essere  coperti e protetti da possibili contaminazioni e insetti, mantenuti alla  giusta temperatura (salumi e formaggi, in  particolare, vanno tenuti nel banco frigo)  e, in alcuni casi, al riparo dalla luce: l’olio extravergine, per esempio, va conservato  in bottiglie scure ben chiuse, in modo che non si ossidi. Occhio anche agli attrezzi del mestiere, come le friggitrici. Controlla che non siano fumanti, altrimenti significa che l’olio ha raggiunto la temperatura in cui comincia a deteriorarsi e a produrre  sostanze tossiche. Meglio se gli ingredienti sono a chilometro zero: ottimo se il chiosco usa materie prime di qualità e certificate (Dop, Igp e Presidi  Slow Food). Ma è difficile riconoscerle, anche per un occhio esperto, soprattutto  se sono già cucinate. In generale, il consiglio è quello di puntare sulle ricette tipiche del luogo, così ci sono maggiori probabilità che siano stati utilizzati  ingredienti a chilometro zero, coerenti con le ricette tradizionali del posto, oltre che più freschi. La qualità dipende anche da  preparazioni e cotture: i prodotti lievitati in maniera corretta, per esempio, hanno  numerose e grosse alveolature, cioè  “buchi” nella pasta. I fritti devono essere  dorati, croccanti e asciutti. E i prodotti  grigliati, alla brace o alla piastra non devono essere bruciacchiati: queste parti possono essere  dannose per la salute. Nel caso, scartale.

Ogni quanto mangiare street food?

Non più di una volta alla settimana: secondo uno studio della facoltà di Scienze dietetiche dell’Università di Palermo, il consumo una volta alla settimana di street food può  rientrare in una dieta bilanciata. Meglio scegliere un cibo da  strada tradizionale italiano, fatto con ingredienti tipici della cucina mediterranea. I cibi da strada sono sostanziosi: non consumarli come snack,  ma in sostituzione di uno dei  due pasti principali. Dato che, di solito,  sono più ricchi di carboidrati, fai in modo che il pasto successivo  sia più proteico. Per non affaticare la digestione, scegli cibi farciti con un solo tipo di proteine (per esempio, una  piadina solo con squacquerone,  senza prosciutto crudo). E abbina  sempre una porzione di verdure  o di frutta. Le loro fibre ti aiutano  ad assorbire meno i grassi del  pasto.

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