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Pressione Alta, il sale fa male? Cosa non mangiare e rimedi utili

Come è noto vi è uno stretto legame tra un consumo eccessivo di sale da cucina ed ipertensione. Il cloruro di sodio oltre che aggiunto alle nostre preparazioni casalinghe si trova spesso nascosto in abbondanza nei tanti prodotti preconfezionati che consumiamo giornalmente. Non è difficile dunque superare la dose giornaliera raccomandata dalle linee guida dell’OMS che è di 2000 mg al giorno, corrispondenti a 5 g di sale da cucina.

Una pressione sanguigna alta è correlata ad un aumentato rischio cardiovascolare, tuttavia i diversi studi riguardanti consumo eccessivo di sale ed ipertensione hanno nel tempo dato dei risultati contraddittori.

Il nuovo studio condotto dalla Brigham and Women’s Hospital di Boston, Usa, recentemente pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, si è avvalso di misurazioni e parametri più accurati con risultati che lasciano ben pochi dubbi.

Pressione alta ed eccesso di sodio?

I ricercatori statunitensi, con l’intento di far chiarezza sulla questione eccesso di sodio, ipertensione ed aumentato rischio cardiovascolare, hanno dapprima ammesso le difficoltà oggettive nel mettere in relazione i tre elementi: un modo impreciso di stimare l’assunzione di sodio può in parte spiegare i risultati paradossali di altri studi a riguardo.

Come evidenziato dagli stessi autori dello studio in questione, l’effettivo consumo di sodio è notoriamente difficile da misurare e non può essere ad esempio riportato dalla persona volontaria tramite un semplice questionario alimentare.

Certamente la cosa migliore è valutare le quantità di sodio escrete dal corpo, ma anche in questo caso esistono diverse modalità di misurazione che possono determinare la bontà o meno dei risultati ottenuti. Ad esempio il test più utilizzato è quello che determina quanto sale è stato escreto tramite le urine.

Tuttavia, i livelli di sodio nelle urine possono variare durante il giorno, quindi una misura accurata dell’assunzione di sodio richiederebbe un campione completo di 24 ore. Inoltre, il consumo di sale può variare di giorno in giorno, il che significa che il modo migliore per ottenere un quadro completo dell’assunzione di sodio è quello di prelevare più campioni in più giorni.

Mentre studi precedenti hanno utilizzato campioni spot e la formula Kawasaki (un metodo che appunto consente di misurare i valori di sodio, ma anche di potassio e creatinina escreti con le urine, nelle 24 h), il team di Boston ha valutato l’assunzione di sodio tramite un metodo gold standard, che ha utilizzato la media di urina multipla non consecutiva.

Per questo nuovo studio sono stati valutate le analisi ottenute dai partecipanti al Trial of Hypertension Prevention, follow-up durato ben 24 anni, che comprendeva 2974 individui con pre-ipertensione, di età compresa tra i 30 ed i 54 anni.

Troppo sale fa male alla salute?

Dei volontari facenti parte dallo studio ne sono nel frattempo deceduti 274. Il metodo gold standard ha dimostrato una chiara relazione lineare diretta tra l’aumentato apporto di sale e l’aumento del rischio di morte prematura, chiarendo una volta per tutte le tante incongruenze verificate da studi precedenti.

Non dimentichiamo comunque che il sodio è un elemento essenziale per la nostra salute, in stretta relazione ad un altro minerale fondamentale, il potassio, ma spesso se ne consuma troppo. Del resto anche eliminarlo del tutto può essere pericoloso, specie in estate con l’aumento della sudorazione, se si fa sport o se si beve acqua in maniera eccessiva (1-2 l l’ora).

Attenersi alle linee guida e scovare il sodio nascosto (leggere bene le etichette), insieme ad un po’ di buon senso (sostituire ad esempio il sale con erbe e spezie) può aiutarci a tenere a bada l’ipertensione, che può tuttavia anche avere cause indipendenti dalla dieta.

Recentemente anche il consumo di probiotici ha dimostrato avere effetti benefici sull’ipertensione arteriosa . Potresti essere interessato anche all’articolo come prevenire diabete ed ipertensione.

Sale Iposodico: cos’è e se fa bene

Per chi soffre di pressione alta, un rimedio per evitare di togliere completamente il sale dalla propria tavola è certamente il Sale Iposodico.

Il sale iposodico è una miscela di cloruro di sodio, il normale sale da cucina, al quale viene aggiunto circa il 35% di cloruro di potassio, oltre a sale di magnesio e calcio bicarbonato (per dare unsapore migliore a questo composto). Il sapore, infatti, non è molto appetibile, soprattutto in cottura quando sprigiona un gusto amaro.

6 elementi pieni di Sale da evitare se si ha la pressisone alta

Prima di salutarvi vogliamo segnalarvi sei insospettabili cibi che spesso vengono consumati giornalmente e che contengono molto sale. Se avete la pressione alta cercate di evitarli il più possibile e non inseriteli nella vostra dieta! Ecco l’elenco:

  1. I panini farciti  evitateli, soprattutto a causa delll’aggiunta di salse confezionate ad alto contenuto di sale come ketchup e maionese, magari abbinate agli affettati di cui sopra.
  2. Pane e prodotti da forno soprattutto fate attenzione anche a crackers e grissini confezionati e ad altri snack salati.
  3. Affettati e carne di tacchino o roast-beaf confezionato, troppo sale viene utilizzato per esaltare il sapore e per migliorare la conservazione di queste carni industriali
  4. Pizza: anche in questo caso ci riferiamo a quella confezionata o surgelata e a produzione industriale.
  5. Pollo arrosto: quello confezionato acquistabile nei supermercati e da evitare causa alto contenuto di sale
  6. Zuppe pronte in scatola: Meglio sostituirle con zuppe di verdura fresche da preparare in casa, eviterete di mangiare così cibi salati e solo all’apparenza salutari.
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